Nadia Durrani
Autrice di “Storia dei cambiamenti climatici” – Il Saggiatore
Traduzione di Roberta Arrigoni
Luca Romano
Autore di “L’Avvocato dell’atomo” – Fazi Editore
L’energia nucleare può essere un valido strumento di lotta al cambiamento climatico? Attorno a questa domanda si è sviluppato negli ultimi anni un vasto dibattito internazionale, che ancora oggi sembra lontano dal trovare una posizione di sintesi. In Italia, a dieci anni dall’ultimo referendum, si è ricominciato a parlarne, ma l’opinione pubblica appare ancora piuttosto divisa. Le accuse al nucleare sono note a tutti: pericoloso, costoso, lento da implementare, produce scorie radioattive e comunque non serve. Ma l’accusa è solo una parte del processo: se si vuole formulare un giudizio equo, occorre ascoltare anche l’altra campana. “L’Avvocato dell’Atomo” è un progetto che nasce proprio con lo scopo di fornire la giusta difesa a una fonte energetica troppo spesso bistrattata dai media, soprattutto in Italia: in questo testo, ricco di riferimenti scientifici, le principali accuse al nucleare vengono dissezionate e analizzate una per una, fornendo al lettore gli strumenti per farsi un’opinione basata sui dati e sui numeri. Qualche anticipazione? Le scorie nucleari sono riciclabili, il nucleare è tra le fonti energetiche più sicure e il prezzo dell’energia ha ben poco a che vedere con il costo di produzione della stessa. Al termine della lettura, se non sarete diventati favorevoli al nucleare, quantomeno vi sembrerà un po’ meno ostile.
Melanie Mitchell
Autrice di “Intelligenza artificiale: guida per esseri umani pensanti” – Einaudi
Traduzione di Silvio Ferraresi
Quanto sono intelligenti i piú avanzati programmi di intelligenza artificiale? Possiamo fidarci di loro nelle decisioni che toccano le nostre vite? E in che misura dovremmo cominciare a preoccuparci rispetto a quando potrebbero superarci?
Nessuna impresa scientifica recente è stata cosí entusiasmante, terrorizzante, piena di promesse stravaganti e di frustranti battute d’arresto quanto l’intelligenza artificiale. Con chiarezza e passione, Melanie Mitchell, un’importante scienziata informatica, ci offre un avvincente resoconto dell’intelligenza artificiale contemporanea. Arricchito di storie personali e un tocco di umorismo, il volume illustra il funzionamento di macchine che imitano l’apprendimento, la percezione, il linguaggio e persino la creatività e il buon senso umani.
Intrecciando i progressi dell’intelligenza artificiale con le scienze cognitive e la filosofia, l’autrice sonda in che modi le macchine «intelligenti » di oggi possono effettivamente pensare o comprendere e se abbiano anche bisogno delle qualità umane piú peculiari.
Suzie Sheehy
Autrice di “Dodici esperimenti che hanno cambiato il mondo” – Bollati Boringhieri
Traduzione di Gianna Cernuschi
La fisica è fatta di pensiero ma anche di esperimenti. I fisici lavorano con carta e penna, e con computer superveloci, ma si sporcano anche le mani inventando strumenti e mettendo continuamente alla prova le intuizioni più ardite.
Fisica teorica e fisica sperimentale si parlano di continuo e nel corso dell’ultimo secolo hanno completamente rivoluzionato quello che credevamo di sapere, ideando e costruendo strumentazioni sempre più sofisticate per interrogare l’universo.
In Dodici esperimenti che hanno cambiato il mondo, Suzie Sheehy ci presenta le persone che, attraverso una combinazione di genio, caparbietà e fortuna, hanno allestito gli esperimenti più rivoluzionari degli ultimi cento anni: dalla fortuita scoperta dei raggi X in un laboratorio tedesco alla corsa internazionale per la scissione del nucleo atomico, dalla scoperta dei raggi cosmici, dell’antimateria, del neutrino, del quark e tutte le particelle più infinitesimali, fino allo sforzo di portata mondiale che ha dimostrato solo recentemente al CERN l’esistenza del bosone di Higgs.
Sheehy – fisica sperimentale con la grande capacità di coinvolgere e divulgare – ci fa vedere quanto questi esperimenti hanno avuto ricadute che hanno cambiato in modo radicale anche la nostra vita di tutti i giorni. La radio, la televisione, i microchip nei nostri smartphone, la TAC e la PET, le microonde, internet, sono tutti risultati derivati dalla ricerca pura di pionieri visionari che hanno messo il loro talento e la loro determinazione al servizio dell’umanità. La ricerca, e la conoscenza che ne deriva, non avrà mai fine.
Francesca Romana Capone
Autrice di “L’universo letterario del probabile” – Bollati Boringhieri
Ciò che accade può sempre essere ricondotto a una catena di cause ed effetti, oppure la realtà è intrinsecamente indeterministica? Su questo problema si sono esercitati scienziati e filosofi, ma anche narratori. La letteratura ha infatti tradotto le idee della scienza in un periodo nel quale la divaricazione tra le «due culture» si è fatta sempre più ampia.
Attraverso la lettura di Poe e Conan Doyle, Valéry e Gadda, Pirandello, Musil, Broch, Del Giudice, fino ad arrivare a Foster Wallace e McEwan, Francesca Romana Capone mostra in questo saggio, solido e originale, come il senso comune si sia progressivamente allontanato dallo spirito scientifico, a causa del restringimento di una base condivisa di conoscenze.
Eppure, è proprio grazie alla forza evocativa e persuasiva della narrazione che la scienza può entrare nel nostro quotidiano e incidere sull’irrazionalismo dilagante.